FERRARI Studio

Oltre la traduzione automatica: il valore umano per le imprese

Con le nuove tecnologie del XXI secolo sembra naturale pensare che i traduttori siano superflui, sostituiti da computer più veloci e con accesso a enormi banche dati. Ma tradurre significa davvero solo passare dalla lingua A alla lingua B?

 

Il traduttore umano dispone di una competenza ancora non replicabile dalle macchine: una mente in grado di interpretare il significato implicito e cogliere le sfumature linguistiche, come l’ironia e i giochi di parole.

 

Affidarsi ad un professionista vuol dire anche affidarsi ad un esperto del settore in cui traduce: nelle traduzioni specialistiche quali possono essere manuali di istruzioni per l’uso, oppure referti medici, la scelta del lessico è di vitale importanza. Una parola sbagliata può portare a gravi conseguenze. Molti documenti legali richiedono traduzioni certificate che solo un traduttore abilitato può firmare: non possiamo chiedere ad una macchina di “assumersi” le sue responsabilità.

 

Molti clienti cercano traduttori che abbiano competenze specifiche nei vari ambiti, non solo semplici conoscenze linguistiche. La creatività gioca spesso un ruolo cruciale! Nel settore pubblicitario, la traduzione automatica comporta elevati rischi: anche un piccolo errore può far perdere efficacia al messaggio, rendendolo involontariamente buffo o poco convincente. Ad esempio, l’espressione “Power to you” viene spesso tradotta automaticamente come “Potere a te” o “Forza a te”, soluzioni che risultano poco incisive rispetto a una resa più coinvolgente come potrebbe essere “Tutto il potere nelle tue mani”.

 

La mediazione culturale e stilistica di un testo rappresenta un ambito in cui il traduttore può esprimere pienamente le proprie competenze, poiché la ricerca di soluzioni creative risulta particolarmente complessa per gli algoritmi, che spesso hanno difficoltà nelle zone d’ombra del linguaggio perché non sono progettati per questo.

 

I programmi digitali e i software sono progettati per supportare e rafforzare il lavoro dei traduttori (e di chiunque altro), non per rimpiazzarli. Un traduttore competente si distingue anche per il suo livello di aggiornamento tecnologico. Essere costantemente aggiornati sulle nuove tecnologie permette di ottenere valutazioni positive e aumenta la propria competitività nel mercato. Inoltre, si lavora anche più velocemente. Le aziende di oggi richiedono contenuti di qualità, prodotti in tempi rapidi, e in questo la macchina può fornire al traduttore una prima bozza di traduzione ma poi sta a lui revisionarla e decidere cosa mantenere e cosa correggere.

 

La tecnologia è una parte naturale dell’evoluzione del nostro tempo, e se usata correttamente non sostituisce l’uomo ma lo valorizza. Nella traduzione, l’intelligenza artificiale può accelerare i processi, ma è il traduttore professionista che garantisce qualità, coerenza e adeguatezza culturale. Per le aziende è quindi essenziale gestire in modo consapevole questi strumenti, guidandoli e non lasciandosi guidare: l’impiego di strumenti tecnologici da parte di personale inesperto può compromettere la qualità dei contenuti, generando testi che possono sembrare soddisfacenti solo a chi non ha conoscenze specifiche del settore.

 

Investire in risorse umane capaci di aggiornarsi costantemente permette di adattarsi a un mercato in continua trasformazione. In quest’ottica, la sinergia tra competenze umane e tecnologia diventa il vero punto di forza: un traduttore che sa integrare strumenti digitali e sensibilità linguistica è in grado di offrire soluzioni sempre più raffinate e personalizzate alle esigenze delle aziende.